Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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La situazione del punto nascita di Cavalese è pesante. C’è grande carenza di personale medico. Il primario, appena nominato, pare si impegni in tutti i modi per convincere i suoi colleghi aziendali a recarsi a Cavalese per poter coprire la turnistica. Si tratta di coperture molto importanti dal punto di vista finanziario dato che un turno viene retribuito come POA (Prestazioni orarie aggiuntive) a 750 euro. Ormai tale carenza di organico pone il punto nascita di Cavalese al di fuori della normativa vigente nazionale che impone la copertura della sala parto 24 ore su 24. Si deve tenere inoltre presente che il numero di parti è sempre molto basso: la normativa nazionale impone 500 parti annui per mantenere l’apertura di un punto nascita. Inoltre il continuo cambio di personale medico-ginecologico-ostetrico non consente quella continuità nella presenza che dà certezza e sicurezza alle partorienti. E’ una situazione preoccupante la cui soluzione appare non facile. I trasferimenti al punto nascita di Trento sono diventati una abitudine. Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere: 1. quanti sono i medici ginecologici in organico e stabilizzati presso l’ospedale di Cavalese; 2. quanti sono i medici che prestano la loro opera in qualità di consulenti e a quanto ammonta il costo complessivo mensile di tale organizzazione del lavoro; 3. se i trasferimenti delle partorienti vengono effettuati solo al punto nascita di Trento o anche ad altri punti nascita provinciali e extra provinciali; 4. se non ritenga che una organizzazione così precaria, che perdura ormai da tempo, possa creare problemi di sicurezza alle salute delle partoriente e dei nascituri.
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LUCIA COPPOLA |
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